Come anticipato nella giornata del 12 dicembre, il Comune di Osnago aderisce alla Comunità Energetica Rinnovabile Sinergia (https://fondazionesinergia.it/). Con una serie di articoli che troverete sul sito cercheremo di capire perché questa è una azione importante e perché i cittadini sono invitati ad aderire.
Ci troviamo in un periodo storico all’insegna della ricerca della riduzione delle emissioni di CO2 e altri gas serra, azione fondamentale per attenuare il cambiamento climatico. La transizione energetica racchiude tutte quelle attività che ci aiutano a perseguire questo obiettivo. Fanno parte della transizione energetica la sostituzione dei combustibili fossili con fonti rinnovabili, il miglioramento dell’efficienza energetica, lo sviluppo di nuove tecnologie ecc. Questa transizione comprende tutti i settori che possiamo immaginare, dal momento che, se si pensa alla sola energia elettrica, è difficile trovare una attività che non ne preveda in qualche modo l’utilizzo. Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sono strumenti innovativi e partecipativi di questa transizione, favorendo la produzione e la condivisione di energia pulita a livello locale, promuovendo inclusione sociale e vantaggi economici.
Per capire l’importanza delle CER a livello ambientale dobbiamo prima fare un salto indietro e parlare di fonti rinnovabili e della rete tramite cui distribuiamo l’energia nel nostro Paese. Storicamente, il nostro paese si è servito prevalentemente di energia derivante da combustibili fossili (centrali a carbone o a gas) che prevedono una produzione facilmente modulabile dell’energia: riuscivano, aumentando o diminuendo il carburante utilizzato, a produrre più o meno energia per seguire le richieste del mercato dei consumatori. La potenza massima distribuita (potenza di picco) era nota, così come la minima richiesta (carico base) e di conseguenza il sistema di distribuzione era calibrato su questi valori (si pensi a livello pratico alla rete in senso fisico, ai cavi).
Le fonti rinnovabili, quali ad esempio Fotovoltaico, Solare, Eolico, Geotermico, Biomassa e Idroelettrico, prevedono una produzione di potenza non prevedibile: vi sono momenti in cui splende il sole, altri in cui soffia il vento, altri in cui piove tantissimo seguiti da mesi di siccità. È facile intuire come la produzione di energia da fonti rinnovabili sia quindi vincolata a eventi non prevedibili. In alcuni momenti si “rischia di sprecarla”, in altri invece ne manca. Ci troviamo quindi di fronte a uno scenario tale per cui si vorrebbe consumare energia prodotta da fonti rinnovabili al fine di abbassare le emissioni di gas serra, ma la cui produzione non riesce a essere pienamente supportata dalla rete di trasporto di larga scala presente sul territorio.
Com’è possibile far coesistere questi due punti? Il consumo immediato dell’energia prodotta da fonti rinnovabili può essere una soluzione. Ed è qui che entrano in gioco le CER. Producendo energia solare tramite i pannelli posti sui tetti delle nostre abitazioni, industrie, edifici pubblici ecc., grazie all’adesione a una CER, è possibile consumarla nello stesso momento in cui viene prodotta, senza quindi necessità di accumulo (ulteriori costi per il produttore, nonché diminuzione dell’efficienza energetica dell’impianto) o di trasporto su rete nazionale (e quindi senza problemi di sovraccarico della rete e riducendo la dipendenza dalla stessa). Si produce energia pulita e si consuma energia pulita, immediatamente, senza bisogno di trasporto né di accumulo. Tutto quello che viene prodotto e consumato viene incentivato in base ai benefici statali e alla ridistribuzione organizzata dai gestori della CER. D’altra parte, in caso di produzione di energia da fonti rinnovabili maggiore del consumo, questa energia andrà comunque in rete come avviene abitualmente.
Consumando energia prodotta da fonti rinnovabili ne gioverà l’ambiente così come la salute pubblica. A livello globale l’inquinamento atmosferico da combustibili fossili peggiora la qualità dell’aria in maniera tale che vi sono alcuni milioni di morti in eccesso ogni anno dovuti a questo, problemi respiratori in adulti e bambini e maggiore incidenza di tumore nelle zone inquinate [1].
Guardiamo un caso estremamente semplificato: se consideriamo il caso di una coppia in un appartamento di medie dimensioni, stime portano a un consumo di circa 3000kWh all’anno. Considerando il mix produttivo di energia derivante da fonti tradizionali basate sui combustibili fossili, si producono circa 0.5kg di CO2 per ogni kWh, per un totale di 1500kg di CO2 all’anno. La produzione di energia da impianti fotovoltaici genera 0.05kg di CO2 al kWh e quindi la produzione di circa 150kg di CO2 in un anno per la coppia considerata. È facile capire come, scegliendo di usare energia prodotta da fonti rinnovabili, si abbattano le emissioni di gas serra. Questo, unito ad altre azioni, è un importante step per la nostra salute e quella del nostro pianeta.
Non tutti possono installare pannelli fotovoltaici sopra le proprie abitazioni o terreni, ma aderendo alla CER viene favorito questo importante meccanismo di produzione e consumo di energia da fonti rinnovabili.