Come già anticipato negli articoli precedenti, le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sono strumenti innovativi per contribuire alla transizione energetica,favorendo la produzione e la condivisione di energia pulita a livello locale, promuovendo progetti sociali e vantaggi economici.
Abbiamo visto in precedenza l’importanza delle CER a livello ambientale e di salute pubblica, ora presenteremo i benefici delle CER a livello sociale, territoriale ed economico.
Grazie a un consumo consapevole dell’energia prodotta, promosso specialmente nelle fasce orarie di produzione della stessa, tra i partecipanti della CER si va a sviluppare un senso di comunità. L’ora a cui si produce e consuma energia passa dall’essere un problema del singolo a un’espressione dei bisogni della comunità.
Inoltre, l’energia prodotta e prodotta-e-consumata istantaneamente all’interno della CER produce un beneficio economico: la normativa attuale prevede che per ogni kWh condiviso nella comunità (cioè immesso in rete e consumato da un altro membro), si riceve un incentivo statale diretto gestito dal GSE (intorno a 12 centesimi di euro per kWh), insieme a un ulteriore compenso per l’energia eventualmente venduta al mercato.
Questi incentivi vengono raccolti e ridistribuiti secondo un modello pensato dalla fondazione. Per quanto riguarda Sinergia l’idea è che l’incentivo generato venga distribuito secondo le seguenti divisioni: il 25% ai consumatori, il 40% ai produttori-consumatori (prosumer), al massimo il 10% sarà allocato per i costi vivi di funzionamento della fondazione e il restante, quindi minimo il 25%, verrà indirizzato ad azioni di utilità sociale, utili per il territorio della CER.
Questa parte di incentivi destinati a progetti sociali prevedono quindi un ritorno indiretto sul territorio e sulla comunità di cittadini per iniziative utili alla collettività. Questi progetti non vengono imposti dalla fondazione, bensì saranno i comitati di configurazione dei vari territori a decidere come allocare le risorse o investire le quote sociali.
Un altro esempio di beneficio sociale a cui si può pensare è la riduzione della povertà energetica per i soggetti economicamente fragili: l’energia condivisa potrebbe avere costi inferiori rispetto a quella fornita dai tradizionali fornitori specialmente per i partecipanti in difficoltà economica, riducendo il rischio di bollette insostenibili.
È intuibile come, più è grande il contributo di produzione e consumo della comunità, maggiori saranno i benefici. La fondazione Sinergia nasce infatti con l’obiettivo di essere una CER non di enti locali ma al servizio degli enti locali e dei relativi cittadini.
A fine 2024 abbiamo 42 enti locali aderenti alla fondazione Sinergia e altri stanno per entrare.
Per quanto riguarda il Comune di Osnago, stanno entrando a far parte della CER i primi produttori sia legati ad aziende del territorio, sia come cittadini prosumer (produttori-consumatori). È possibile aderire tramite il sito della fondazione: https://fondazionesinergia.it/ in qualità di prosumer, mentre per i soli consumatori è prevista una procedura di pre-adesione.
In un prossimo articolo verrà spiegato come consultare e utilizzare il sito della fondazione, anche per quanto riguarda le procedure di adesione.