A Osnago, domenica 24 novembre in tante persone hanno affollato piazza della Pace e poi Spazio Aperto per commemorare la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne con una serie di iniziative cariche di significato. Gli eventi – organizzati in collaborazione tra Progetto Osnago e l’associazione Le Iris di Trebecco hanno coinvolto anche l’associazione musicale Archè e l’Amministrazione Comunale nonchè diversi artisti locali.
La cerimonia principale si è svolta in Piazza della Pace, dove sono stati piantati 12 rizomi di iris, simbolo di resilienza e speranza. Questa è stata la 58ª aiuola creata in Italia nell’ambito del progetto “Una Iris per non dimenticare”, ideato da Cristina Mostosi per ricordare sua sorella Paola, uccisa nel 2002, e tutte le donne vittime di femminicidio. Alla piantumazione hanno partecipato anche bambini e ragazzi, sottolineando l’importanza di educare le nuove generazioni al rispetto reciproco. Ha introdotto la giornata la vicepresidente di Progetto Osnago Graziella Banfi. La vicesindaca Maria Grazia Caglio ha invitato i presenti a un “minuto di rumore” per rompere il silenzio sulla cultura patriarcale che spesso permette alla violenza di perpetuarsi. Ha aggiunto “La parola chiave è eliminazione della violenza, un obiettivo ancora lontano ma fondamentale”. Accanto all’aiuola è stata posta una targa in memoria di Paola Mostosi e delle vittime di femminicidio (71 vittime in famiglia nell’ultimo anno). Durante il momento simbolico, 71 donne hanno posato con cornici rosse davanti al volto, rappresentando le vite strappate e il vuoto lasciato nella società.
Successivamente ci si è spostati a Spazio Aperto in via Roma, dove un ricco programma culturale ha arricchito le commemorazioni. Cristina Mostosi ha raccontato la sua esperienza, trasformando il dolore per la perdita della sorella in un messaggio di speranza e sensibilizzazione attraverso i progetti botanici dei giardini di iris “guerriere”. Il sindaco Felice Rocca ha ribadito il valore dell’iniziativa: “In una società civile, i femminicidi non dovrebbero esistere”.
Le opere esposte nello spazio hanno ulteriormente rafforzato il messaggio della giornata:
- Valerio Brambilla ha presentato Futura, dedicata alle donne iraniane, simbolo di resistenza.
- Simona Toselli ha esposto Ritratto assente, con 71 cornici fotografiche vuote a simboleggiare le vittime dell’ultimo anno
- Alessia Paparozzi, Laura e Linda Gerlini hanno realizzato Ricomincio da me, parte di una trilogia che include l’opera Iris, ispirata al progetto di Cristina Mostosi.
- La musica di Cecilia Musmeci e Giulia Ferrari e le poesie, tra cui quella di Santo Oteri, hanno completato la giornata.
Cristina Mostosi ha concluso l’evento con un appello agli uomini: “Abbiamo bisogno anche di voi. Molti femminicidi si sarebbero potuti evitare con un semplice “cos’hai?” da parte di un amico o un familiare”.
E’ stata una giornata veramente bella e partecipata, Progetto Osnago ha posto un altro segno in paese – dopo la panchina rossa davanti alla Biblioteca – per ricordare la piaga del femminicidio: continueremo a lavorare sul tema, tutti i giorni e non solo in occasione del 25 novembre.