Festa della Liberazione a Osnago

Festa della Liberazione a Osnago

Le celebrazioni per la festa della liberazione a Osnago cominceranno giovedì 25 aprile alle 9.30, con la deposizione della corona presso il Cippo Casiraghi. Si proseguirà poi verso Piazza della Pace, il Cimitero e il Monumento ai Caduti in viale Rimembranze. Qui alle 10.30 avranno luogo gli interventi del Sindaco e delle autorità cittadine. Alle ore 11.00 in Sala Civica si darà lettura del manifesto di condanna a morte di Gaetano Casiraghi, alla presenza dei famigliari e dello storico Gabriele Fontana. Seguirà un breve momento musicale a cura dell’Associazion Arché.

La condanna a Morte di Gaetano Casiraghi

Durante l’occupazione tedesca l’osnaghese Gaetano Casiraghi, detto Galètt, classe 1889, tagliò e asportò alcune linee telefoniche del presidio della Wehrmacht in Brianza. La rappresaglia nazista fu durissima: i tedeschi invasero cascina Carolina e cascina Tubei prendendo in ostaggio diversi uomini. Dopo aver individuato il colpevole, lo condannarono immediatamente all’impiccagione e lo assassinarono il 28 Ottobre 1943. Fu la prima condanna a morte eseguita dai nazifascisti a carico di un brianzolo: molte altre ne seguirono. qui la sua storia in dettaglio.

La giornata proseguirà all’ARCI LA LO.CO, dove alle 11.45 sarà inaugurata la mostra “Libere e Sovrane. Le Ventuno donne che hanno fatto la costituzione.” Seguiranno pranzo e pomeriggio di festa con un ricco programma musicale che potete trovare qui.

Le 21 donne dell'Assemblea Costituente

Nel 1946, per la prima volta nella storia del Paese, le donne votarono e furono elette. Parteciparono alle elezioni amministrative, al referendum per scegliere tra Monarchia e Repubblica, e presero parte all’Assemblea Costituente che aveva il compito di redigere la Costituzione della nuova Repubblica. Nella Costituente, tra le 556 persone elette, ci furono 21 donne.  9 erano comuniste (Adele Bei, Nadia Gallico Spano, Nilde Iotti, Teresa Mattei, Angiola Minelli, Rita Montagnana, Teresa Noce, Elettra Pollastrini e Maria Maddalena Rossi), 9 democristiane (Laura Bianchini, Elisabetta Conci, Filomena Delli Castelli, Maria De Unterrichter, Maria Federici, Angela Gotelli, Angela Maria Guidi Cingolani, Maria Nicotra e Vittoria Titomanlio), 2 socialiste (Bianca Bianchi e Lina Merlin) e 1 del Fronte dell’Uomo Qualunque (Ottavia Penna). Diverse tra loro per età, cultura ed esperienze politiche, le prime donne elette diedero voce comune alle aspirazioni di emancipazione delle donne italiane nella stesura dei principi costituzionali. Un’approfondimento sulle loro straordinarie biografie si trova qui.

La mostra è nata dal desiderio di riscoprire il ruolo svolto da queste donne in una fase cruciale del processo di democratizzazione italiano. E’ composta da ventuno tavole illustrate da Michela Nanut progettate da Micol Cossali, Giulia Mirandola, Novella Volani, Mara Rossi. La mostra, itinerante, è stata realizzata nell’ambito del progetto “I tanti volti delle donne”, in collaborazione con Se Non Ora Quando (Trentino), ANPI Rovereto-Vallagrina e Casa delle donne di Rovereto. Dopo l’inaugurazione resterà visibile in Sala Civica dal 27 Aprile all’11 Maggio.

Progetto Osnago invita tutta la cittadinanza a partecipare a questo giornata importante di festa e di memoria.