Antenne 5G: tanto rumore per nulla

Antenne 5G: tanto rumore per nulla

A fine dicembre 2023, il Comune di Osnago ha ricevuto da ARPA Lombardia (l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) una relazione dettagliata su alcune misure di campi elettromagnetici. Le misure sono state effettuate in un’abitazione in Via delle Marasche, su richiesta del Comune. Il luogo è in prossimità dell’antenna 5G installata nel 2023, che aveva causato non pochi allarmi, polemiche e accuse da parte di alcuni cittadini e del gruppo consigliare di Orgoglio Osnago (vedi il nostro articolo per un riassunto delle puntate precedenti).

I campi elettromagnetici associabili alle telecomunicazioni con tecnologie 5G sono stati misurati per sei minuti in otto punti distinti, sia interni che esterni all’abitazione. Nel punto in cui i campi erano più intensi, la misura è stata estesa per un periodo di 24 ore. Il valore medio del campo elettrico misurato da ARPA nell’arco di una giornata è di 0.43 V/cm, con delle brevi fluttuazioni sempre inferiori a 0.80 V/cm. I valori sono abbondantemente al di sotto del “livello di attenzione” di 6 V/cm, che a sua volta è inferiore ai valori massimi previsti dalla legge del 2003 (20-60 V/cm, a seconda della banda). I valori misurati confermano anche la validità delle simulazioni al calcolatore che erano state effettuate da ARPA prima dell’installazione dell’antenna, al fine di concederne l’autorizzazione. Siccome la prudenza non è mai troppa, ARPA ha anche installato una centralina di misura nel giardino della villetta, che ha continuato a monitorare i campi elettrici su un periodo più lungo.

Fine della storia e delle polemiche? Ce lo auguriamo, almeno per quanto riguarda le questioni locali e gli ambiti di competenza del Comune di Osnago. Nel frattempo, nel mese di ottobre il governo Meloni ha innalzato con un emendamento al ddl Concorrenza il limite di legge per i campi elettrici, portandolo da 6 a 15 V/cm. Ha dichiarato il ministro Adolfo Urso, di Fratelli d’Italia “Finalmente l’Italia si muove nella direzione europea, recuperando ritardi decennali”, considerato che il limite italiano era “il più basso tra quelli dell’UE, tanto da frenare lo sviluppo delle reti 5G nelle aree urbane”.

Non ci sono giunte notizie di proteste e raccolte di firme sull’argomento da parte del gruppo di Orgoglio Osnago nè del fantomatico Comitato Salute Pubblica nè tantomeno del sindaco di un paese confinante che ospita le antenne 5G (senza che risulti alcuna misurazione di verifica richiesta dal Comune) che aveva promesso parlando a Osnago di adottare “tutti gli strumenti possibili per tutelare i cittadini”.