Guerra a Gaza (dove è in vigore una fragile tregua con uccisioni quotidiane), guerra in Ucraina, guerra in Sudan, guerra in Yemen, guerra in Congo…e tante altre. Guerre infinite a cui rischiamo di abituarci, di assuefarci e di non vedere nemmeno più.
Ma il massacro continua, i Peesi si armano sempre più: il mondo nel solo 2024 ha speso 2.718 miliardi di dollari in spesa militare. Per dare un’idea dell’enormità della cifra è stato stimato che ricostruire la Siria dopo 15 anni di conflitto occorreranno 200 miliardi di dollari. Con le cifre spese in armi si potrebbe sconfiggere definitivamente la fame nel mondo, dare istruzione a chi non ne ha oggi l’opportunità, estendere le vaccinazioni nei luoghi dove non tutti sono raggiunti: e tanto altro.
Non vogliamo abituarci alla “normalità” della guerra. Per questo siamo in piazza ogni sabato dal 29 novembre a Natale, come un piccolo seme di ricordo per i nostri concittadini.
Sabato 29 abbiamo creato accanto al gazebo una piccola installazione – Passi interrotti – con scarpe da bambini per ricordare i tanti che non ci sono più, che quei passi dentro le scarpine non possono più farli. Non è una data a caso: il 29 npvembre è stato proclamato dall’ONU Giornata di solidarietà con il popolo palestinese, una data che si celebra dal 1977 per ricordare che nello stesso giorno del 1947 fu approvata dall’Assemblea Generale la Risoluzione 181 che prevedeva il Piano di partizione della Palestina elaborato dal Comitato Speciale dell’ONU sulla Palestina, che prevedeva la divisione del territorio in uno stato ebraico ed in uno arabo.
Al banchetto trovate informazioni e documentazione, vi aspettiamo








