“Oganòs”: un’esperienza di teatro di comunità ad Osnago

“Oganòs”: un’esperienza di teatro di comunità ad Osnago

Il progetto

Il 27 maggio scorso si è concluso il progetto di teatro di comunità “Oganos: autobiografia di una città”, promosso dal comune di Osnago in collaborazione con l’associazione Antisopore e sostenuto da Fondazione Cariplo, Lario Reti Holding e Acinque, con il patrocinio dell’Amministrazione provinciale di Lecco e del Sistema bibliotecario del Lecchese. Il progetto ha coinvolto 22 cittadine e cittadini osnaghesi, diretti dallo scrittore e drammaturgo Gianluca Favetto (https://www.teatropubblicoligure.it/atlante-del-gran-kan.html), per la regia di Filippo Ughi. Il teatro di comunità è una forma teatrale che mette al proprio centro l’esperienza di una comunità o di un gruppo sociale. Sviluppatosi soprattutto a partire dagli anni Sessanta in America Latina, trae ispirazione dal vissuto della comunità invece che da testi scritti preesistenti, e ha come obiettivo quello di incoraggiare l’inclusione, la solidarietà e il benessere relazionale dei suoi membri, oltre a promuovere la partecipazione alla vita culturale e sociale del territorio attraverso il coinvolgimento diretto dei suoi abitanti.

I protagonisti

La comunità osnaghese ha partecipato attivamente a questo progetto, pionieristico per un piccolo paese, a tanti livelli. 11 donne e 11 uomini hanno deciso di mettersi in gioco. Si tratta di persone tra loro molto diverse per età, professione, provenienza e storia personale, che rappresentano i tanti volti del paese. I loro racconti testimoniano delle diverse anime che compongono Osnago e che, proprio nella loro diversità, contribuiscono alla vitalità del paese. C’erano i commercianti, dal giornalaio alla fiorista, e gli artigiani, tra cui il meccanico. C’era Mami, figlia della prima donna senegalese venuta ad abitare a Osnago. C’erano la scrittrice Natalia Maraffini e Giampiero Kesten, storico conduttore di Radio Popolare. C’erano Mariella Comi, maestra in pensione, Antonietta Mondello, libraia della libreria “La Cicala,” Costanza Cicogna e altre volontarie della parrocchia, e ragazze e ragazzi giovani e pure giovanissimi. C’erano Mirko Marelli, cooperante in Africa, Agghelina, cuoca dell’ARCI, Giancarlo Consonni, che gestisce il campo di calcio, e molti altri ancora. L’associazione Archè si è occupata delle musiche. Il fotografo e fotoreporter osnaghese Bruno Zanzottera ha documentato l’iniziativa e realizzato il cartellone. I volontari di Io per Osnago hanno contribuito alla preparazione del rinfresco.

La realizzazione

Dopo il lancio del progetto nel novembre 2022, a gennaio 2023 si sono raccolte le adesioni. Nel corso dei mesi successivi ciascuno dei protagonisti ha raccontato la propria biografia e il suo rapporto con Osnago in un’intervista individuale con Gianluca Favetto. Lo scrittore ha poi rielaborato le testimonianze trasformandole in brevi testi. Dopo due giorni di prove, la “messa in scena” allo spazio De Andrè ha avuto la forma di un semplice e toccante racconto da parte dei protagonisti, accompagnato dalle musiche di Cecilia Musmeci, Viola Valsecchi e Stefano Pennini. Il progetto è stato intenzionalmente realizzato in occasione del centario della nascita di Italo Calvino: le sue “Città invisibili” ci ricordano che sono le persone, e non gli edifici, a comporre il tessuto connettivo di un paese, e che dietro ognuno dei volti che si vedono quotidianamente c’è una storia, a volte anche molto difficile. L’evento si è inoltre svolto in concomitanza con la mostra del fotografo Bruno Zanzottera: “Postcards from the future,” anch’essa dedicata a temi calviniani, le cui immagini hanno costituito la scenografia del teatro. Le due emozionanti ore di lettura sono state intervallate da un momento conviviale preparato dai volontari di Io per Osnago in collaborazione con Punto Ristorazione, in cui è stata offerta un’insalata di riso, piatto che rappresenta la riuscita “mescolanza” di ingredienti diversi.

Un ringraziamento sentito va alla comunità osnaghese, alle associazioni che hanno collaborato (Arché, Liberi Sogni, Io per Osnago, Piccoli Idilli) e agli sponsor locali che hanno contribuito la realizzazione dell’iniziativa: Milani spa, HServizi, Fomas group.

Un commento

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