Mercoledì 25 luglio ci ha lasciati Severino Sferch, amico e compagno di tante battaglie, fu uno dei i fondatori di Progetto Osnago.
Era nato a Visinada in provincia di Pola nel 1940, emigrato con la famiglia come profugo nel 1948 a Marina di Massa in Toscana, dove ha vissuto per 10 anni e ha lavorato, dai 14
ai 18 anni, come apprendista falegname. Questi luoghi lo hanno formato e sono stati tra i ricordi più felici della sua vita.
Dal 1958 si è trasferito in Brianza, a Casatenovo, dove ha lavorato per 36 anni alla Vismara.
Impegnato come sindacalista e attivista politico, ha partecipato a tutte le lotte operaie per ottenere condizioni di lavoro e di vita dignitose e per i diritti dei lavoratori e della classe
operaia. Trasferitosi a Osnago ha partecipato attivamente alla vita politica e sociale, considerando l’impegno civile come dovere morale.
Severino è stato tra i soci fondatori e primo Presidente dell’associazione “Auser” di Paderno d’Adda e poi tra i fondatori dell’associazione “Io per Osnago”.
Spirito libero, sempre irrequieto, insofferente alle convenzioni, nell’impegno politico e sociale ha portato la sua propensione alla ricerca dei contatti umani, è restato un giovane di spirito, fino all’ultimo.
Sopra il suo tavolo di lavoro da falegname posizionato in garage c’è una frase di Eraclito: “bisogna desiderare l’impossibile, perché l’impossibile accada”.
È stato per noi un privilegio averlo avuto come amico e compagno, ci stringiamo nel dolore a Letizia, Monica e a tutti i familiari.