Referendum: come funziona il quorum

Referendum: come funziona il quorum

La regola dei referendum è semplice: chi vota Sì vuole cancellare, in tutto o in parte, la legge indicata dal quesito; chi vota No vuole che quella legge resti com’è.
Anche nel caso dei cinque referendum che si terranno a giugno è importante ricordare che votare Sì significa voler modificare
o abrogare la norma oggetto del quesito, mentre votare No significa volerla lasciare invariata.

Per votare è necessario recarsi al seggio muniti di tessera elettorale – dove è indicato l’indirizzo del seggio in cui si vota – di un documento di identità in corso di validità. In caso di mancanza di uno dei documenti l’Ufficio Anagrafe del Comune è aperto sino al termine delle votazioni.

Ai seggi saranno consegnate cinque schede, una per ciascun quesito, e una matita, che poi deve essere restituita una volta che si esce dalla cabina elettorale. Ogni scheda avrà un colore diverso, come avviene di solito per distinguere chiaramente i quesiti. Per esprimere il proprio voto è necessario apporre una X con la matita sul Sì o sul No.

Non è obbligatorio votare per tutti e cinque i referendum: si può scegliere di votare solo su alcuni quesiti e lasciare in bianco o non ritirare le altre schede. Attenzione però: chi riceve le schede ed entra in cabina viene conteggiato ai fini del quorum, anche se decide di non votare uno o più quesiti e restituisce la scheda in bianco. Le schede non votate vanno infatti restituite.

Il referendum è approvato se votano almeno il 50% + 1 degli aventi diritto e prevale il Sì. Non è approvato se non si raggiunge il quorum oppure prevalgono i No.